NOTE: E' sicuramente un itinerario di prestigio nell' alta valle Orco, "la strada Reale di caccia" vi porta alla scoperta del versante meridionale del Parco Nazionale del Gran Paradiso; pascoli, laghetti, ghiacciai, morene e maestose pareti rocciose. Senza dimenticare la possibilità di ammirare la fauna tipica del parco: Stambecchi, Camosci e Marmotte; specie di buon mattino. OBBLIGATORIO INDUMENTI DA ALTA MONTAGNA AL SEGUITO.
PERIODO: si consiglia Agosto-Settembre per incontrare poca neve molto fastidiosa in bici ma sopratutto a piedi.
DESCRIZIONE:Dal laghetto, posto alla quota 2461mt poco dopo il lago artificiale dell' Agnel, Si prende la strada Reale di caccia, che con lenta salita, costeggiando un altro laghetto, procede perdendo quota 2425mt per poi riprendere l' ascesa.Giunti all' alpe Comba 2550mt, la mulattiere entra in un pianoro ghiaioso per poi riprendere a salire diagonalmente per aggirare l'estremità della Mare Percia; aumenta la pendenza e si supera una pietraia instabile per poi compiere un ampio semicerchio per raggiungere l'ultima salita che ci conduce sul colle della Terra 2911mt (manca l' ossigeno per poter pedalare). Si prosegue per un breve tratto prima di affacciarsi sulla conca del lago Lillet con al fondo il colle della Porta; le nostre tappe sucessive. Si scende rapidamente con una serie consegutiva di tornantini stretti ed esposti sino a raggiungere il lago del Lilllet 2765mt; qui il nostro tracciato è leggermente diverso dal sentiero originale a causa della neve ancora abbondante in questo periodo.
Oltrepassato il laghetto si riprende a salire, si piega progressivamente a sinistra per raggiungere il filo della morena del ghiacciaio della Porta (quello che rimane) sino a raggiungere il valico; questo passa a 3028 mt leggermente sopra al colle della Porta (3002mt), ancora leggere differenze tra il tracciato e il sentiero. Si scende inizialmente con alcuni tornanti e successivamente fra salti di roccia e terrazze granitiche, sino a quota 2710 mt. Qui il nostro tracciato ci porta a Sx del vallone verso il bivacco Giraudo (costruzione gialla) mentre il sentiero passa a Dx (troppa neve e troppo ripido) per ricongiungersi presso l' alpe Broglio 2387mt (se la giornata è limpida bel panorama sulla pianura del Canavese). Si continua a scendere sino all' alpe Foges qui si prende la deviazione a Sx per il Gran Piano. Il percorso taglia quasi ala stessa quota tutto il versante dai ripidi pendii erbosi del vallone del Roc per poi, dopo circa 3Km scendere sotto strapiombanti pareti rocciose. Aggirandole, si attraversa il torrente (con qualche difficoltà se non c'è la passerella) e si arriva alla casa di caccia del Gran Piano 2220mt. Si risale per un breve tratto sulla mulattiera lastricata, per poi iniziare un' interminabile serie di tornanti (attenzione alle sange: "pietre poste traversarlmente per incanalare l' acqua"). Percorrendo un sentiero ormai in disuso (betulle e ginestre nel sentiero) si arriva nelle vicinanze del torrente per poi successivamente entrare nel bosco. Quì troviamo due piccole frane da attraversaare con prudenza e incominciamo a scendere un pò più rapidamente sino a raggiungere la borgata della Sassa a 1353mt. Da questo punto, con un percorso sempre più comodo, raggiungiamo in fretta la strada asfaltata a monte del paese di Noasca.
Ceresole 2007 Fabio, Fabri, Marco e Roby.
|