Regione Piemonte altimetria Costa dell'aglietto , clicca per ingrandire
Provincia Torino
Nome: Costa dell'aglietto
Lunghezza: 29,8
Dislivello: 1059
Difficoltà: Impegnativo
Sterrato: 50%
Testato il: Settembre 2007
Immagine: 3d
Autore: Giorgio

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NOTE:Escursione adatta a bikers esperti, ideale per gli amanti delle discese tecniche. Evitare le uscite in solitaria. bici consigliata: full con almeno 130 mm di escursione. Coperture: tubless con media artigliatura di sezione 2.20 min.

PERIODO: Primavera/estate, lontano da periodi piovosi.

Costa dell'aglietto, aggiornamento. da riky2030: “Bel Giro fatto il 14/marzo/2010 purtroppo presente ancora neve e fango da lasciarci la bici dentro Cmq lo sconsiglio a chi nn ha almeno i freni a disco idraulici e Forcella ammortizzata front (io l'ho fatto un paio di mesi fa con una bici normale nn ammortizzata ed è pericoloso...”

DESCRIZIONE:Partenza consigliata da Castellamonte, meglio ancora dalla frazione Carina-Vivario, che si trova tra Castellamonte e Villa Castelnuovo. Propongo la salita fino al piano delle nere completamente in asfalto, per arrivare a quota 1300 con ancora sufficenti energie per affronte in sicurezza la successiva discesa che e' invece completamente off-road fino a quota 550 m. Saliamo quindi per Villa Castelnuovo fino a Castelnuovo Nigra e da qui, saliamo in direzione Palasot. La strada e' sempre asfaltata e giunti al bivio "Palasot" si prende a sinistra per l'area attrezzata "le Nere" passando davanti alla chiesa della Madonna della Visitazione e all'agriturismo Il Narciso.
Si prosegue ancora per un paio di kilometri, sempre in salita, fino al termine dell'asfalto e ancora per 300 metri sullo sterrato fino all'area attrezzata. Chi possiede le protezioni le utilizzi, la discesa (spcialmente nella parte centrale) e' ricca di pietre che non hanno visto molti bikers e sono ancora un po' "selvatiche". (settembre 2007)
La prima parte della discesa e' su terreno privo di piante che nel caso di presenza di bestiame si presenta con l'erba rasata viceversa questa puo raggiungere il metro di altezza e nascondere degli insidiosissimi pietroni. Attenzione quindi, meglio seguire tracce gia' esistenti che consentono di vedere dove mettere le ruote.
Piu' a valle il paesaggio cambia e compaiono le prime felci e, subito dopo, le prime piante di betulla. Il sentiero a questo punto e' piu' facile da seguire in quanto i soliti Flavio e Marco si sono preoccupati di indicare la direzione apponendo con la vernice dei pallini rossi sulla corteccia delle piante. Una tappa obbligata e' il piano delle cascine Nigra dove troveremo un'incredibile fontana, che sgorga direttamente da una pianta di frassino!
Test approfonditi, eseguiti da (Flavio) indicano come "potabile" l'acqua che ne esce. Da questo punto occorre spostarsi sulla costa posta sulla destra orografica attraversando un piccolo rio distante circa 200 mt. Il sentiero e' facilmente riconoscibile perche' abitualmente percorso dai pastori e man mano che lo percorriamo, si allarga sempre piu' fino a divenire quasi carrabile.
Naturalmente questo tratto è di limitata lunghezza poiche', come ogni biker che si rispetti (che evita accuratamente ogni comodita'), sceglieremo di scendere direttamente percorrendo il crinale in direzione di Issiglio. Il sentiero è tracciato ma ognuno puo' scegliere le traettorie che preferisce complicandosi ulteriormente la vita...
Molto importante e' non perdere di vista la cresta e mantenersi nelle immediate vicinanze di questa poiche' un'errore ci porterebbe rapidamente verso il fondovalle sbagliato (quello di sx) da dove sarebbe veramente complicato uscire se non scegliendo di ripercorrere tutto a ritroso (molto sconsigliabile viste le pendenze).
Arrivati a quota 658, troveremo una chiesetta e la possibilità di riempire la borraccia. Sara' la conferma di aver seguito il sentiero corretto. Lascieremo la chiesa alla nostra destra immettendoci nuovamente nel bosco di castagni in direzione del fondovalle, percorrendo questa volta il lato a sinistra della costa, fino al paese di Issiglio. L'ultima parte della discesa è su strada interpoderale parzialmente asfaltata ed attraversa varie borgate, abitate soprattutto da vacanzieri. La restante parte del percorso è in asfalto fino al punto da cui siamo partiti.